Hempatico non è solo un Vermouth. E’ un progetto ambizioso creato da ragazzi piemontesi esperti del settore che, nonostante le difficoltà, a partire dalla burocrazia e dalla legislazione italiana (come hanno raccontato anche a ‘Le iene’ qui), sono riusciti a creare un Vermouth unico nel suo genere, che rende omaggio ad un territorio piemontese, il Canavese, e ad un ingrediente storico e controverso come la Canapa.
E’ documentato che la produzione della Canapa fosse talmente ricca, in Piemonte, che il nome iniziale di quel territorio era proprio Canapese, e infatti, fino all’introduzione delle fibre sintetiche, l’Italia era il secondo produttore al mondo di canapa industriale (il primo a livello qualitativo) e il territorio del Canavese era leader nazionale nella produzione di tessuti in fibra di canapa.
L’Hempatico è l’incontro tra due grandi tradizioni piemontesi, la Canapa e il Vermouth. Un incontro nato grazie al lavoro di Davide Pinto, uno dei soci dello storico locale torinese, Affini, Nicolò Nania esperto di coltivazione e della trasformazione della canapa industriale.
Come viene realizzato questo Vermouth? Intanto vengono utilizzati due tipi di canapa: la Carmagnola e L’Eletta Campana che vengono fatte macerare nell’alcool per trenta giorni. Dopo questo periodo viene estratto a freddo ed aggiunto agli ingredienti che compongono il Vermouth.
Pur essendo un Vermouth che mi piace definire ‘stupefacente’ non è certo un prodotto pensato per ‘sballarsi’ come, tempo fa, succedeva per l’assenzio. Infatti la gradazione è compresa tra i 17 e i 18 gradi e il THC è inferiore ai 70 nanogrammi per millilitro. E’ un prodotto ideale per i cocktail ma anche come aperitivo o digestivo.
Per dovere di cronaca non potevo non assaggiarlo e posso affermare che l’Hempatico è entrato nella lista dei miei digestivi preferiti!.
Ecco quello che ho chiesto a uno dei fondatori di Hempatico Vermouth:
Qual è stata finora la soddisfazione più grande del progetto Hempatico?
Aver creato un prodotto unico e validissimo, a livello di gusto e versatilità di utilizzo. Siamo certi che il prodotto che abbiamo creato sarà il futuro e ci rende orgogliosi il fatto di essere riusciti a realizzarlo prima di altre aziende che sicuramente proveranno a rifarlo ma questo per noi sarà la conferma di aver creato qualcosa di unico e… per primi!
Cosa hai imparato in questi anni in cui hai lavorato al progetto Hempatico?
Ho imparato molto… Prima di tutto che se sei una piccola realtà e lavori per creare un prodotto non standardizzato, diventi molto scomodo ai grandi colossi. E infatti non sono stati pochi i problemi che abbiamo dovuto affrontare in questi anni.
Ho imparato anche che la canapa (cosa che molti non sanno) ha una miriade di usi e può essere sostituita al petrolio e che dietro a questo mondo c’è una fiorente economia che però non in tutti gli stati (vedi il nostro) viene incentivata. Ed è un peccato se pensiamo che, fino a qualche anno fa, il nostro paese era il primo a livello di qualità e di produzione.
Perchè avete scelto un ingrediente tanto controverso come la Canapa per il vostro Vermouth?
Non è un prodotto controverso, o meglio lo è perché c’è ancora troppa disinformazione su questo ingrediente. In più gli utilizzi sono veramente tanti, sono certo che qualcuno ha ancora lenzuola o asciugamani dei bisnonni fatti con la canapa, e sicuramente la ci saranno persone con antenati che la coltivavano, commercializzavano o la lavoravano. Noi abbiamo scelto questo ingrediente perché volevamo creare qualcosa di innovativo sfruttando e rendendo omaggio ad una tradizione antica del nostro territorio e per dare un tocco di originalità dal gusto unico!!!
Qual è il futuro di Hempatico?
Diventare il prodotto del futuro, modernizzando i classici schemi del Vermouth, sia per la qualità che per il variato tipo di utilizzo, e facendolo tornare in auge come ai vecchi tempi.
Anche voi siete curiosi di provare questo prodotto? Se siete a Torino vi consiglio di fare un salto da Affini e di ordinare un cocktail a base Hempatico o di provarlo puro e se anche voi non potrete più fare a meno di questo moderno Vermouth potete acquistarlo qui.
Rossella de Palo