Archispritz è un contenitore di idee e progetti nato dall’unione di due architetti: Annalisa Barbera Fortuna e Patrizia Vaccaro. Due amiche, due donne, ma anche due professioniste che hanno l’ambizione di diffondere il bello nella vita delle persone, dando ai propri clienti, quello che non hanno mai neanche sognato. Una grande missione perchè come disse Dostoevskij: ‘La bellezza salverà il mondo’.
Come è nato ARCHISPRITZ?
Annalisa: è nato un po’ per caso, io e Patrizia ci siamo conosciute tramite un’amica comune e parlando abbiamo capito di avere una passione comune che si è trasformata prima in un blog, in cui scrivevamo articoli sul nostro lavoro, e poi in un vero e proprio sito che contiene i nostri lavori. Appena è nato ARCHISPRITZ ci siamo messe subito in gioco e abbiamo partecipato,e vinto, un concorso che ci ha dato la carica per iniziare questa avventura.
Patrizia: Siamo due professioniste con due differentEmenti (che è anche anche il pay-off del nostro logo) perché, è vero che abbiamo menti diverse ma questo è un vantaggio perché insieme diamo vita a progetti che nascono attraverso il confronto tra di noi e, se lavorassimo da sole, non otterremmo gli stessi risultati. Lavoriamo anche in due città diverse, io a Torino e Annalisa a Biella ma anche questo per noi non è un limite, anche se ci piacerebbe avere la possibilità di vederci di più, perché insieme diamo il meglio!
Quali sono le vostre specializzazioni?
Patrizia: io sono specializzata in ristrutturazioni, il mio lavoro consiste nel trasformare edifici fatiscenti in strutture moderne e contemporanee, in funzione alle esigenze del committente. Mi occupo anche di riqualificazione energetica, sempre nell’ambito della ristrutturazione, con lo scopo di ridurre i consumi. Lavoro anche come interior designer e ultimamente ho iniziato ad occuparmi di home staging, una tecnica di marketing che si occupa di valorizzare un immobile per venderlo o affittarlo nel più breve tempo possibile e al miglior prezzo.
Annalisa: io sono specializzata nella progettazione e nell’allestimento di stand fieristici e di showroom, dove è importante trasmettere un’immagine che rispecchi correttamente e al meglio l’azienda. Mi occupo anche di ristrutturazioni, interior designe lighting design, la progettazione della luce all’interno degli spazi.
Quali sono i vostri strumenti di lavoro?
Patrizia: senza dubbio il computer, il telefono e le riviste specializzate che utilizzo per tenermi aggiornata.
Annalisa: anche la fotografia è uno strumento importante:è indispensabile utilizzare la fotografia come un mezzo che racconti il lavoro fatto, dal sopralluogo fino alla conclusione del progetto.
Qual è, fino ad oggi secondo voi, il progetto più bello al quale avete partecipato?
Annalisa: il progetto più divertente a cui ho lavorato è stata “La Fabbrica”, l’allestimento di uno showroom, per un’azienda che lavora nel campo del tessile, all’interno di uno spazio di una filatura dismessa. Il fil rouge del progetto è stato quello di ricreare una vecchia bottega: siamo così andati alla ricerca di arredi e oggetti utilizzati nell’industria italiana di un tempo (tavoloni in legno, lampade industriali, targhe in latta, vecchi telefoni, etc.).
Patrizia: per me, è stato l’ultimo lavoro che ho realizzato: mi sono occupata della ristrutturazione della “Casa del Musicista”, un appartamento in un palazzo storico di Carignano. Dalla mia esperienza lavorativa ho capito l’importanza di lavorare con un committente che mi dia la possibilità di seguire l’intervento dalla fase della ristrutturazione fino alla scelta degli arredi perché già in fase di progettazione ho la visione del risultato finale. Una volta ho letto che ‘non ci sarà mai un grande architetto senza un grande cliente’ ed è proprio vero perchè i risultati migliori si ottengono quando c’è collaborazione e fiducia da parte dei clienti.
Quanto della vostra creatività, potete mettere nel vostro lavoro?
Patrizia: dipende molto dalla persona che ho davanti ma io cerco sempre di mettere la mia creatività in ogni lavoro che faccio,il nostro motto è non dare al cliente quello che vuole ma quello che non aveva neanche immaginato di volere. Quando si ha a che fare con questo genere di lavoro ci sono momenti difficili in cui è necessario che il cliente sia dalla tua parte perchè tutta la fatica fatta verrà alla fine ripagata.
Quali mezzi utilizzate per promuovervi?
Patrizia: il passaparola rimane il primo canale per l’acquisizione di nuovi lavori. Anche per questo ci impegniamo tanto, il nostro obiettivo è fare bene in modo che il lavoro fatto diventi il nostro biglietto da visita.
Annalisa: anche le nostre case parlano di noi, del nostro lavoro e del nostro stile e a volte sono servite per attirare nuovi clienti. Utilizziamo anche Facebook e il sito per promuovere il nostro lavoro.
Cosa avete imparato in questi anni di lavoro in ARCHISPRITZ?
Patrizia: io ho capito che lavorare insieme è una grande forza e che il confronto tra di noi ci permette di fornire un servizio migliore. La nostra forza è lavorare per un obiettivo comune.
Annalisa: da subito abbiamo creduto nel lavoro insieme e riusciamo a colmare la distanza geografica che ci divide con l’entusiasmo che ci lega. In questi tre anni di ARCHISPRITZ io e Patrizia abbiamo avuto dei bambini, ma per noi il lavoro rimane un elemento fondamentale delle nostre vite perché ci permette di essere delle donne realizzate, oltre che mamme. L’obiettivo è conciliare le nostre vite familiari con le nostre ambizioni.
Cosa vi augurate per il futuro di ARCHISPRITZ?
Patrizia: vorrei donare bellezza al mondo e rendere felici i miei clienti. Bisogna imparare ad apprezzare le cose belle e a desiderare che facciano parte delle nostre vite.
Annalisa: vorrei continuare questo lavoro e aumentare i nostri clienti così da avere più opportunità di lavorare insieme.
Rossella de Palo
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